_comunicato #11
21 Settembre 2006
Scoppio metano - Lettera del Presidente di Assoedilizia agli Assessori competenti di Comune, Provincia e Regione
Milano, 21 settembre 2006 - Il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici ha inviato oggi agli Assessori competenti del Comune di Milano, della Provincia di Milano e della Regione Lombardia la seguente lettera:

Il problema del rischio metano, pur nella sua complessità, può essere affrontato proficuamente in modo abbastanza semplice. Dall'esperienza maturata in questi anni (nell'ambito nazionale l'elenco dei sinistri è un vero bollettino di guerra) si riscontra che la quasi totalità degli eventi si è verificata per fatti (comportamenti - disfunzioni e via dicendo) interni alle abitazioni: in altri termini nella sfera di competenza del consumatore e nella fase di uso del combustibile. Rarissimo il caso di sinistri causati da guasti alla rete di distribuzione, anche interna degli edifici, ma a monte del punto di consegna (contatore).
E dunque è in questa sfera che occorre incidere normativamente Occorre far in modo che l'uso privato del metano sia effettuato, se possiamo dire, attraverso un "impianto blindato" a prova di manomissione e sottoposto a controllo periodico pubblico e a pena, in caso di violazione, dell'interdizione dell'uso del metano stesso.
Per ottenere questo effetto basta introdurre normativamente:


l'obbligo di usare esclusivamente fornelli di cucina, scaldabagni, caldaiette dotati di termocoppia (valvola che impedisce la fuoriuscita del metano in caso di spegnimento della fiamma).

l'obbligo di installare la canna di adduzione ai fornelli e quant'altro in acciaio e di munire di sigilli la canna stessa.

l'obbligo di dotare gli alloggi di sensori che, in caso di fuga di gas, non si limitino (come gli attuali in uso) ad emettere segnali acustici, ma blocchino automaticamente l'erogazione del metano.

Quanto ai controlli, l'optimum sarebbe che gli stessi fossero affidati per legge agli enti erogatori. I quali, beneficiari dell'utile economico derivante dall'esercizio della somministrazione, sarebbero i più interessati a che tutto fosse sempre in regola.
In tal senso si era anche orientata l'Autorità per l'Energia; con scarso esito in assenza di prescrizione di legge.
Certo, tutto ciò ha un costo, anche per l'utente. Un costo sicuramente accettato, ove si comprenda che l'uso del metano comporta rischi elevatissimi, fra i più gravi, nella vita cittadina.
E di gran lunga un costo enormemente inferiore a quello che sarebbe comportato dall'istituzione del cosiddetto libretto casa, da qualcuno immancabilmente riproposto in questo frangente. Uno strumento del tutto inutile a fini del problema metano (che non è problema di strutture, ma problema di uso) finalizzato comunque a produrre carta e costi e non opere utili; semmai lavoro, ininfluente ai fini della sicurezza-metano, per una serie innumerevole di operatori.
ASSOEDILIZIA - La borghesia storica di Milano e della Lombardia
© 2007 Neuronica Creactive Machine - Neuronica S.r.l.