_comunicato #120
27 Aprile 2007
Decalogo Assoedilizia per il risparmio idrico-energetico
27 aprile 2007 - I mutamenti climatici, con la conseguente prospettiva di ricorrenti periodi di emergenza-siccità, pongono il problema di introdurre nuove regole, sia comportamentali per la popolazione, sia urbanistico-edilizie, per un uso più razionale e maggiormente improntato al criterio del riuso e della differenziazione della risorsa (e della rete) idrica in funzione dell'uso specifico, al fine di un risparmio quanto mai necessario dell'acqua: materia prima essenziale per la vita umana. Il Centro Studi di Assoedilizia sta affrontando complessivamente il problema, con particolare attenzione alle normative che dovranno indirizzare ad una nuova organizzazione degli insediamenti edilizi sul territorio, che superi il tradizionale schema basato sul presupposto di una abbondanza della risorsa idrica, anche ai fini del consumo urbano.
D'altra parte le pubbliche amministrazioni debbono intervenire con programmi mirati, per porre gradualmente rimedio al grave problema della dispersione idrica (30-40 % del volume complessivo) che si verifica nella rete di distribuzione, a monte dell'utilizzo da parte dei consumatori.
Assoedilizia innanzitutto ritiene utile rassegnare alcuni suggerimenti di massima, basati su considerazioni tecniche e di buon senso, destinati ai pubblici amministratori ed ai consumatori.
- Utilizzare lavatrici e lavastoviglie al massimo del carico, quindi meno frequentemente.
- Evitare di tenere al fresco cibi e bevande utilizzando l'acqua corrente del lavello.
- Evitare di lasciar scorrere l'acqua oltre il necessario per la pulitura degli impianti igienico- sanitari a rubinetto (non dotati cioè di pulsante di erogazione automatica ). Verificare che questi ultimi siano perfettamente funzionanti e non presentino dispersioni idriche.
- Tenere chiusi gli sportelli dei frigoriferi.
- Ridurre l'utilizzo dell'aria condizionata ai casi indispensabili.
- Spegnere di notte e nei tempi morti gli impianti di stand-by di computers, televisori, videoregistratori ecc.
- Eseguire l'innaffiamento di orti, terrazze e giardini di sera: occorre meno acqua perché minore è l'evaporazione.
- Spegnere le luci inutili durante la notte specialmente negli uffici e in altri locali pubblici.
- Spegnere le illuminazioni pubbliche di carattere lusorio a tarda notte e specialmente nelle ore antelucane.
- Sospendere il funzionamento di fontane pubbliche e private; soprattutto non a riciclo d'acqua.
- Nei bar, negli alberghi e nei ristoranti occorre introdurre un "codice comportamentale", sia per gli addetti, sia per i clienti (come si sta cominciando a fare nella città di Venezia).
- Occorre promuovere frequenti campagne di comunicazione per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dovere civico di non sprecare l'acqua.

ACHILLE COLOMBO CLERICI
Presidente .Assoedilizia-Associazione della proprietà edilizia Milano

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