_comunicato #139
27 Luglio 2007
Assoedilizia: una task force comunale antizanzare. Squadre con nebulizzatori e camioncini con lampade anti-insetto
L'Associazione dei proprietari immobiliari inoltre suggerisce in un "decalogo" quanto i cittadini e gli enti privati possono fare per combattere il fenomeno
Milano 27 luglio 2007 - Ogni anno, immancabilmente, e in misura sempre più allarmante, si ripropone il problema delle zanzare, comuni o tigri che siano (le prime si attivano di notte, le seconde durante il giorno, prevalentemente all'alba e al tramonto). Il fenomeno si propaga dal sud dell'area milanese verso il nord perché l'andamento della falda freatica in senso longitudinale nordovest-sudest e l'orografia dei luoghi, producono una maggiore ricchezza d'acqua nel sud di Milano, un tempo ricco di fontanili e acque sorgive.
Per combattere adeguatamente l'inconveniente nel capoluogo lombardo è necessario quindi che anche le amministrazioni pubbliche dei comuni a sud si attivino per ridurre la proliferazione degli insetti.
Dal canto suo, il Comune di Milano effettua ogni primavera una disinfestazione preventiva delle aree pubbliche, viali alberati, parchi, aiole, tombini dove si annidano i focolai di larve. Tale intervento riguarda il 20% del territorio amministrato. Il restante 80%, rappresentato dalle aree di interesse privato, è affidato alle cure dei cittadini, e, come previsto dal Regolamento locale d’igiene, le disinfestazioni devono essere effettuate anche a cura dei proprietari di aree e di immobili privati. Va rilevato comunque che le aree di interesse pubblico sono le più rilevanti tra quelle contigue agli insediamenti abitativi.
"Non basta una disinfestazione preventiva effettuata una volta all'anno, occorre intervenire tempestivamente e continuativamente anche nei mesi estivi laddove il fenomeno si produca o si manifesti" afferma il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici. Come insegna l'esperienza dei gestori turistici nei Paesi esotici e tropicali che alle sei di sera, quotidianamente, mandano in attività squadre di disinfestazione munite di nebulizzatori. Un suggerimento è la costituzione di una task-force formata da squadre di pronto intervento che operino nei punti particolarmente critici (pensiamo ai Navigli, ai parchi e giardini aperti al pubblico, dovunque insistano acque stagnanti e zone particolarmente umide) con nebulizzatori di antiparassitari; e collocando camioncini - meno impegnativi da un punto di vista funzionale degli impianti fissi - dotati di "lampade antizanzare" in prossimità dei locali pubblici che svolgono attività all'esterno e nei luoghi dove nelle sere d'estate si riuniscono i cittadini. Tali mezzi dovrebbero sostare per concorrere a ridurre la presenza locale degli insetti.
E i cittadini come possono collaborare con la pubblica amministrazione? Le aree di interesse privato sono prevalentemente costituite da verde agricolo, da aziende di agriturismo, dalle cascine, dai parchi e giardini di ospedali, di istituti, di scuole, dalle aree e dagli immobili dismessi; nonché dal verde condominiale, da quello dei giardini, dei balconi, delle terrazze. Devono intervenire anche i milanesi considerando che, ad esempio, un solo condomino può "produrre" zanzare sufficienti a infestare tutti gli abitanti dell'edificio. Ecco quindi un "decalogo" per contribuire fattivamente alla lotta contro questi fastidiosi insetti. Che si basa su una operazione fondamentale: eliminare ogni ristagno d'acqua dove si riproducono le larve. Qualora ciò non sia possibile:
- posizionare un filo di rame (20 grammi per litro) nei sottovasi dove può ristagnare acqua: il rame avvelena le larve, ma tenere presente che il rame può ossidarsi e quindi risultare inefficace;
- mantenere giardini e orti in perfetto ordine, rasare i prati ed eliminare le sterpaglie;
- coprire con teli di plastica o coperchi i contenitori che possono trasformarsi in focolai di larve;
- svuotare e ricambiare l'acqua ogni 5 giorni nei contenitori aperti;
- eliminare l'acqua dagli umidificatori dei caloriferi quando viene spento l'impianto di riscaldamento;
- svuotare sempre i recipienti di raccolta della condensa dei condizionatori;
- controllare che i canali di gronda siano puliti e non occlusi con foglie ed altri materiali:
- introdurre nei laghetti e nelle fontane ornamentali peschi divoratori di larve (ottimi i peschi rossi);
- disinfestare i tombini dell'acqua piovana situati nei cortili interni;
- ripetere ogni 15 giorni il trattamento disinfestante utilizzando anche l'efficace ddt che è stato proibito soltanto per gli usi agricoli, ma che in piccole quantità e a domicilio risulta praticamente innocuo.
Si richiamano inoltre al senso di responsabilità civica i titolari dei cantieri edili che, soprattutto durante la sospensione dei lavori, per la presenza di acqua stagnante in pozze e bidoni, possono diventare luoghi di grande produzione di zanzare trasformandosi in una sorta di maledizione per interi quartieri.
Una curiosità. Il Comune di Saronno ha predisposto un piano di insediamento di pipistrelli voraci divoratori di questi insetti.


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