Milano, 21 settembre 2007 - Via Montenapoleone è di proprietà di una trentina di soggetti (famiglie storiche-società private-parrocchia) alcuni dei quali sono rappresentati nel Consiglio direttivo di Assoedilizia.
Possiamo stimare che la relativa quota di proprietà ammonti al 70-72 % del totale utilizzata direttamente o concessa in locazione a commercianti e professionisti. Mentre il restante 28-30 % appartiene ed è utilizzato dai commercianti stessi.
Assoedilizia ha sondato l'orientamento prevalente della proprietà in tema di isola pedonale e di ztl e ritiene di porsi,nei confronti della amministrazione comunale,come interlocutore necessario;in quanto rappresentante di coloro che sono i portatori del maggior interesse alle sorti della via e del quartiere, cioè dei proprietari.
Assoedilizia, aderisce alla presa di posizione dell'Assessore Maiolo che, in merito alla istituzione della zona pedonale in via Montenapoleone (in prima battuta chiusa parzialmente al traffico veicolare ) ha espresso la preoccupazione che si assumano decisioni affrettate, richiedenti, viceversa una ben più approfondita valutazione.
Il presidente Colombo Clerici aggiunge: "Con la prospettata chiusura al traffico di Montenapoleone, si corre il rischio di un abbassamento complessivo del livello qualitativo (ancora abbastanza elitario) della frequentazione e della utenza della via.
Non è da escludere, infatti, che, una volta realizzata la chiusura al traffico, nella via possano riversarsi i flussi di folla "nereggiante" che oggi invade via Vittorio Emanuele e le vie circostanti.
Il gioiello di cui va orgogliosa la città nel mondo (il salotto commerciale dove si arriva con una certa enfasi e con sussiego ) potrebbe diventare un luogo in cui, per fare gli acquisti, bisognerà fendere a spintonate una fiumana di gente.