_comunicato #171
02 Novembre 2007
Inquinamento e teleriscaldamento
Milano, 2 novembre 2007 - In questi giorni si registrano, in Milano e Provincia, indici di inquinamento da PM10, inferiori al livello di attenzione fissato dalle norme vigenti.
Grazie soprattutto alle favorevoli condizioni atmosferiche caratterizzate dalla presenza di una discreta circolazione d'aria.
Le giornate ventose favoriscono infatti il miglior smaltimento dell'inquinamento atmosferico.
È la riprova, se ancor ce ne fosse bisogno, che non è da attribuirsi alle caldaie la responsabilità dell'inquinamento da PM10; ricordiamo, tra l'altro, che, nei 20 giorni precedenti l'accensione dei termosifoni, si sono registrati quotidianamente alti livelli di inquinamento.
Ciò non significa comunque che si debba abbassare il grado di attenzione alla manutenzione degli impianti di riscaldamento.
Significa solo che le norme attuali, in materia di efficienza e di funzionalità, sono pienamente adeguate; e che normalmente, negli impianti centralizzati, sono rispettate.
Diverso discorso va fatto per le cosiddette caldaiette, collocate nei singoli appartamenti:150.000 in tutta la città.
A parte il rischio connesso alla proliferazione di tali impianti a metano, va detto che qui è più facile riscontrare casi di difetto di manutenzione, da parte dei singoli utenti, per trascuratezza, disattenzione e quant’ altro.
In ogni caso, Milano dovrebbe fare uno sforzo decisivo per introdurre efficacemente, su larga scala, il teleriscaldamento.
Assoedilizia è favorevole a tale progetto.
Ma, in concomitanza della cablatura di tutto il centro storico, si è persa una favorevolissima occasione (visto che si è scavato dappertutto) per installare quella rete di condutture dell'acqua calda che ora renderebbe molto più agevole la realizzazione del piano.


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