_comunicato #193
28 Dicembre 2007
Ricerca di Assoedilizia sulle località prescelte, sugli insediamenti vecchi e nuovi e sul loro effetto-traino nei confronti del turismo occasionale
DOVE SONO I TURISTI MILANESI A CAPODANNO?
100.000 NELLE “SECONDE CASE” IN PROPRIETA' O IN AFFITTO
PREVALENTEMENTE IN ITALIA.
ALTRI 300.000 IN ALBERGHI, RESIDENCES, PENSIONCINE
SITUATI NELLE STESSE LOCALITA'
Milano, 28 dicembre 2007 - Secondo il Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia, oltre 400.000 milanesi trascorreranno il Capodanno in vacanza. Ma dove? Una minoranza in giro per il mondo (sono storicamente e per tradizione i più “mobili” tra i connazionali), circa 100.000 - il 25% - nelle “seconde case”, di proprietà o in affitto, i restanti poco meno di 300.000 negli alberghi, nei residences, nei campeggi, in pensioncine, ospiti di parenti ed amici, prevalentemente nelle stesse
località dove i concittadini hanno le case-vacanza: le quali esercitano in tal modo un effetto di trascinamento verso il turista occasionale.
Quali sono queste località?
- famiglie prevalentemente giovani, in montagna:
Bormio-Madesimo-Cervinia-Courmayeur-Macugnaga-Livigno-Ponte di Legno-Madonna di Campiglio-Cortina-Cavalese-Selva-Aprica-S.Moritz-Crans-Verbier-Megeve.
- famiglie prevalentemente anziane, in montagna (una minoranza):
Pinzolo-S.Pellegrino-Chiesa di Valmalenco-Barzio- Pian dei Resinelli-Presolana-Lanzo d’Intelvi-S.Fedele-Canzo-Asso-Ghisallo-S.Ambrogio-Varese-Brinzio. La maggioranza delle famiglie “mature” ha la seconda casa in Liguria, Versilia ed in Costa Azzurra: Tigullio, Cinque Terre, Ponente Genovese e Savonese, Imperia e S.Remo, Montecarlo, Nizza, Cannes, qualcuna a Venezia.
Non esiste invece sostanziale differenza generazionale tra i proprietari di case-vacanza nelle zone lacustri: Lago Maggiore (Stresa-Angera-Sesto Calende-Meina-Laveno-Baveno-Intra-Pallanza-Luino-Ispra-Cannobbio); Lago di Varese (Calcinate-Morosolo); Lago d'Orta; Lago di Montorfano; Lago di
Annone; Lago Segrino; Lago di Como (Cernobbio-Moltrasio-Brunate-Menaggio-Torno-Bellagio-Bellano-Lenno-Tremezzo); Lago di Garda (Gardone-Salò).
Interessante da un punto di vista sociologico-residenziale - anche se non particolarmente rilevante da un punto di vista statistico in quanto interessa poche migliaia di milanesi - gli acquisti di case antiche o tenute nel Piacentino, in Lomellina, in Franciacorta, nel Fiorentino, nel Senese, in Maremma.
Per analizzare la natura, la funzione, la storia delle seconde case dei milanesi c’è un criterio di “lettura” abbastanza indicativo.
Le case di campagna, avite, legate alla tradizione familiare, sono ubicate prevalentemente in zone poco dotate dal punto di vista turistico-paesaggistico, molto spesso nel raggio di 50-70 km dal capoluogo.
Di ampia dimensione sono plurifamiliari. Appartengono a famiglie che si sono divise in più rami e vengono spesso usate frazionatamente o unitariamente e congiuntamente dai rispettivi discendenti.
Man mano che ci si sposta verso località turistiche le case sono di acquisizione più recente e rispondono, sempre più direttamente, alle esigenze della villeggiatura della famiglia. Sono unifamiliari e possibilmente godono di un paesaggio maggiormente di pregio. Il radicamento in luoghi di villeggiatura antichi (le Prealpi, i laghi lombardi) è legato spesse volte al periodo bellico, quando le famiglie erano sfollate da Milano.
Le grandi ondate della villeggiatura di moda creata dai milanesi
Avvicinandoci nel tempo, troviamo per epoche successive:
- le case nella Riviera Ligure ed in Versilia (anni ‘50-‘70)
- le case nelle località montane tradizionali (anni ’70-‘80)
- le case in Costa Azzurra ed in Sardegna (anni ‘90)
- le residenze legate ai golf clubs (anni ‘90-2000)
- le tenute e le case di campagna in Toscana ed in Umbria (anni 2000)
- la recente moda della case a Venezia, Parigi, Miami, S.Domingo, Malindi.
Il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici commenta: la dislocazione prevalente delle case-vacanza in proprietà nelle diverse località funge da catalizzatore sia per le case in locazione, sia per il turismo alberghiero.
I milanesi, infatti, tendono ad andare in vacanza non isolatamente o in località frequentate da turisti provenienti da altre regioni, ma preferendo i luoghi nei quali è già presente un forte nucleo di concittadini. Anzi, si può dire che le “seconde case” meneghine esercitino un effetto di trascinamento verso il turista occasionale, non solo milanese, ma anche di altre regioni.
I milanesi, in altri termini, non solo tendono a far vacanza tra loro, ma fanno a loro volta “tendenza” creando le località di moda.



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