Milano, 26 dicembre 2007 - Il Cescat-Centro studi casa ambiente e
territorio di Assoedilizia stima che, tra Santo Stefano e Capodanno, circa 400.000 milanesi abbiano lasciato la città (oltre 1 milione la Lombardia). Di questi, 150.000 hanno trascorso anche il giorno di Natale fuori Milano: gli altri 250.000 sono partiti soprattutto il giorno di Santo Stefano. Infatti, del 70% di milanesi immigrati o figli e nipoti di immigrati la più parte risiede da generazioni nel capoluogo ed è qui - non quindi nelle regioni di origine - che si celebra il "Natale con i tuoi" rappresentato dal classico pranzo.
Approfondendo l'analisi, risulta che il milanese/lombardo trascorre le vacanze di Natale sempre meno con la famiglia (38%) e sempre più con il partner (43%), ma soltanto il 26% sceglie alberghi e pensioni, il 24% si reca presso amici e parenti oppure in casa di proprietà o in affitto (25%). In aumento (supera il 10%) i clienti di bed & breakfast, soluzione preferita prevalentemente per motivi economici. La percentuale restante si divide tra agriturismo, campeggio, ecc. Quanto ai viaggi all'estero mete classiche sono Parigi, Londra e Amsterdam, ma la loro percentuale è poco influente rispetto ai grandi spostamenti. Una curiosità: il Cescat stima che all'incirca 100.000 tra milanesi, monzesi, lecchesi, comaschi, bergamaschi, bresciani, si siano recati nelle case e ville di campagna situate in Lombardia.
Per la stragrande maggioranza - circa l'80% - le vacanze dureranno da 3 a 7 giorni, con una media complessiva di 4-5 giorni, in calo rispetto ai 7 giorni degli anni precedenti; si spenderanno da 250 a 850 euro per persona, tornando così ai valori medi del 2005 con un calo, rispetto al 2006, di circa il 10%.
Il Cescat stima che le mete preferite siano, nell'ordine: la montagna, la Liguria e la Costa Azzurra, il Mezzogiorno, le città d'arte.