_comunicato #222
27 Febbraio 2008
Colombo Clerici: “Un quartiere vive grazie a un mix di funzioni che non sono rappresentate dai soli commercianti”
ASSOEDILIZIA: NO ALL’ISOLA PEDONALE NEL QUADRILATERO
Il precedente degli anni Settanta si rivelò un flop
Milano, 27 febbraio 2008 - La proposta dell’assessore comunale alla Viabilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci di trasformare il Quadrilatero in Zona a Traffico Limitato controllato da telecamere non trova consensi nell’ambito di Assoedilizia. Anzi. Già negli anni Settanta, dopo un referendum tra i soli residenti, venne introdotto un simile vincolo, che dopo qualche anno fu rimosso in considerazione dei molti aspetti critici che si erano evidenziati. Il Quadrilatero vive di una molteplicità di interessi ed esigenze. Accanto a quelle economiche dei commercianti e a quelle dei residenti, sono pure da tenere in conto le necessità di chi nel Quadrilatero entra per lavorare, per fare acquisti o per accedere a studi professionali.
“Ogni quartiere vive - afferma il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici - grazie a un mix di funzioni. Che i commercianti non possano dunque ergersi a rappresentanti degli interessi della zona è rafforzato dal fatto che ci sono palazzi che non hanno neppure negozi ed attività commerciali; e quando esistono, questi ultimi costituiscono una quota minoritaria delle funzioni urbane complessive. Assoedilizia, in quanto rappresentante in via diretta dei proprietari degli stabili, rivendica un ruolo di interlocuzione, con il Comune di Milano, sui problemi e sulle scelte che investono l’assetto, la funzionalità, la vivibilità delle vie, dei quartieri, delle zone, della città”.
A sostegno interviene l’opinione del Consigliere di Assoedilizia dott. Ugo Dozzio Cagnoni che nel Quadrilatero vive e lavora: “L'Amministrazione Comunale non deve privilegiare interessi particolari nella propria azione. Indire referendum tra una sola delle predette categorie significa discriminare interessi altrettanto degni di tutela. E non tutti i residenti sono disposti a barattare una minor congestione con la sostanziale chiusura in una gabbia dorata”.
Occorre pure tenere in considerazione che la congestione di questo periodo è dovuta in modo preponderante alla chiusura di Piazza Meda e all’inefficienza del controllo delle regole esistenti, con particolare aggravio durante gli eventi legati alla moda. Prima quindi di introdurre regole nuove, è opportuno e corretto far rispettare quelle esistenti.


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