_comunicato #236
28 Marzo 2008
Intervento del Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al
dibattito organizzato dal PD sulle politiche abitative
PER RISOLVERE IL PROBLEMA-CASA NON C’E’ BISOGNO DI STRUMENTI NUOVI BASTA ATTUARE QUANTO PREVISTO FIN DAL DOPOGUERRA
Milano, 28 marzo 2008 - Intervenendo al dibattito “Le proposte del PD sulle politiche abitative” il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici ha detto: "Per indirizzare a soluzione l’annoso problema casa nella nostra città, come anche nell’intero Paese, non c’è bisogno di inventarsi strumenti nuovi: basta dare attuazione al sistema di interventi nel campo della casa previsto fin dal secondo dopoguerra. Un complesso di strumenti pienamente aderente alla nostra cultura, misto di welfare, di solidarietà, di dirigismo da un lato; e di liberismo, di iniziativa privata, dall’altro. L’edilizia sovvenzionata. Le cosiddette case popolari ad affitti assolutamente al di sotto dei canoni di mercato, costruite a totale carico del pubblico (un tempo era lo Stato), destinate ai meno abbienti e a coloro che la casa non se la possono pagare in tutto o in parte.
All¹opposto l’edilizia libera destinata a soddisfare quella fascia medio alta che ha disponibilità economica per rientrare nel mercato.
In mezzo l’edilizia agevolata riservata alle cooperative edilizie. E l’edilizia convenzionata riservata ad operatori e ad imprese edilizie. Infine, nel 1998, intervenendo nelle locazioni del settore privato, la legge ha introdotto l’istituto del canone agevolato ¬ concordato. Il sistema normativo ¬ ordinamentale c’è, dunque. Ma, come possiamo constatare, nessuno di questi strumenti ha funzionato.
E' quindi necessario - a breve termine, rivitalizzare il comparto della locazione privata
attraverso un regime fiscale che renda competitivo questo settore rispetto ad altre forme di investimento (cedolare secca del 20%). Inoltre, rendere operativo il sistema dei contratti concordati;
- a medio-lungo termine, promuovere una politica pubblica di investimento nell’edilizia sociale e popolare per la produzione di nuove abitazioni e per la riqualificazione del patrimonio esistente.
E’ auspicabile che tutte le parti sociali, le categorie economiche interessate ed i loro rappresentanti sindacali cooperino al raggiungimento di questi obiettivi.


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