_comunicato #281
11 Agosto 2008
Milanesi presenti nella settimana di Ferragosto: ufficialmente 550-600.000,
più 5% rispetto al 2007 (ma ci sono anche altri 60.000/70.000 "clandestini").
Nel ponte del 15 scenderanno a 400.000
Milano, 11 agosto 2008 - La settimana di Ferragosto, clou delle vacanze estive, che va da oggi lunedì 11 a domenica 17 agosto, si divide in due, almeno per il numero dei milanesi che restano in città. Fino a giovedì 14 il CESCAT-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia, calcola 550-600.000 presenze, circa il 45% della popolazione usuale (più 5% rispetto al 2007). Il giorno di Ferragosto e nei giorni del "ponte" - dal 15 al 17 - saranno 430.000 i milanesi ufficialmente presenti in città (sono 750.000 durante l'intero mese di agosto e 1.303.000 i residenti iscritti all'anagrafe): di questi il 40 per cento, rispettivamente 240.000 e 170.000, sono anziani oltre i 65 anni. A queste cifre bisogna aggiungere gli immigrati irregolari e quelli non iscritti all'anagrafe ma che abitano stabilmente nella nostra città: a Ferragosto ne rimarranno a Milano 60-70.000. Sempre secondo l'elaborazione del CESCAT-Assoedilizia, si calcola inoltre una presenza di alcune decine di migliaia di turisti, italiani e
stranieri, nei giorni presi in considerazione. In tutto agosto i turisti dovrebbero raggiungere le 320-350.000 unità, in lieve incremento rispetto al 2007, circa la metà di quelle registrate mediamente in altri mesi dell'anno che comprendono però il turismo d'affari: "E' merito anche della promozione fatta all'estero per portare l'Expo a Milano" dicono gli esperti.
Quale accoglienza la città si appresta ad offrire ad abitanti ed ospiti nei giorni del "Natale laico estivo"?
Le previsioni sono moderatamente positive, confermando una tendenza quasi costante in questi ultimi anni: una Milano agostana sempre meno deserta. Le camere d'albergo sono occupate al 50 per cento (più 10% rispetto al 2007) contro una occupazione media del 70-80 per cento negli altri mesi.
Mentre i servizi di trasporto pubblico funzionano sia pure con orari ridotti e sono aperti molti musei e quasi tutti i supermercati (grazie anche alla maggiore possibilità di organizzare i turni di ferie del personale dipendente), gli esercizi pubblici - alimentari, negozi, bar, ristoranti e quant'altro - sembrano smentire meno di una volta le anticipazioni che parlano del 30% di esercizi aperti a Milano, bar e ristoranti inclusi. Si fa luce un fatto nuovo: l'apertura per tutto il mese dei locali pubblici gestiti da extracomunitari: bar, trattorie, gelaterie, ma anche macellerie, negozi di frutta e verdura.
In effetti le abitudini dei milanesi stanno mutando. Progressivamente il periodo di vacanze si stempera nelle altre settimane e negli altri mesi dell'anno e a Ferragosto Milano diventa sempre più abitata, come
testimoniano diversi indicatori: i cassonetti delle immondizie pieni o semipieni e il consumo di gas, di elettricità, di elettricità, di acqua.
Peraltro occorre considerare la presenza (non risultante nelle statistiche) degli irregolari, in continua crescita in questi anni e certamente non inclini ad andare in vacanza. Bisognerebbe ragionare allora con riferimento di una popolazione ufficiosa di circa 1.400.ooo abitanti.
Non ci si dimentichi però che la maggiore presenza in città è dovuta, oltreché al cambiamento dei costumi, anche all'impossibilità di uscirne per motivi economici: troppe tasche non contengono risorse per svaghi e vacanze.
A conferma, l'indebitamento medio delle famiglie milanesi salirà da 20.142 euro del 2007 a circa 21.500 euro del 2008 (14.800 e 15.500 l'indebitamento medio delle famiglie italiane nel 2007 e nel 2008).


Assoedilizia, la borghesia storica di Milano e della Lombardia
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