_comunicato #337
27 Novembre 2008
SUEZ E SAN GOTTARDO
Genova, porto del Mediterraneo verso l’Europa
Assoedilizia, in collaborazione con Università degli Studi di Milano-Centro Interdipartimentale di Storia della Svizzera Bruno Caizzi, presenta la ristampa del volume di Bruno Caizzi a cura di C. G. Lacaita - Giampiero Casagrande Editore
Giovedì 27 novembre 2008, ore 10,30, Sala delle Conferenze (primo piano) di Assoedilizia - Via Meravigli 3, Milano

Partecipano: Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia – Roberto Romano, Centro Interdipartimentale di Storia della Svizzera, Università degli Studi di Milano - Monica Duca Widmer, Deputato al Gran Consiglio del Canton Ticino - Evelyne Stampfli, Console Generale aggiunto di Svizzera a Milano - Carlo G. Lacaita, Università degli Studi di Milano - Remigio Ratti, Università della Svizzera Italiana e Università di Friburgo.

Milano - Quando nel febbraio del 1869 era ormai prossima l’apertura alla navigazione del Canale di Suez l’”Italia”, giornale di Genova, scriveva: “Ogni città d’Italia ha una pagina di meraviglioso passato, ma niuna di esse può aspirare, come la metropoli della Liguria, ad un portentoso avvenire di prosperità commerciale”.
Genova aveva in mente il collegamento, ormai nell’aria e nei fatti, tra l’Europa centrale ed i paesi del Sud asiatico attraverso l’istmo di Suez.
Aveva in mente il ruolo del suo porto come portale d’Europa.
Da tempo si pensava, per la direttrice ferroviaria, alla Galleria del Lucomagno, sostenuta dal Piemonte, dai Grigioni, da San Gallo ed accettata dai Ticinesi. L’idea degli altri passi, quali lo Spluga, il S.Bernardino, il Septimer, era stata superata.
Quando nel dicembre del 1871 l’inaugurazione del Canale di Suez veniva salutata con i Trionfi dell’Aida, la Compagnia ferroviaria del S.Gottardo era già costituita da due anni. L’idea di optare per questa direttrice, andò rapidamente affermandosi, grazie anche al fermo convincimento ed all’azione decisa del ministro milanese Stefano Jacini.
Il Gottardo inaugurato nel 1882 realizzò il collegamento ferroviario ideale tra Zurigo e Genova, attraverso la città di Milano.
Un’opera che giovò moltissimo a Milano, che, grazie ai flussi provenienti da Nord di commerci, ingegni, attività, cultura, conoscenze, divenne rapidamente la città che tutt’ora è: uno dei motori d’Europa.
Giovò anche a Genova, ma in modo minore perchè il capoluogo ligure non riuscì a competere pienamente, sul piano della concorrenza come città portuale del mediterraneo, con Marsiglia: anche perchè quella che Bruno Caizzi definiva la “valigia inglese delle Indie” scelse quest’ultima città.
Oggi il Corridoio 24 (Rotterdham – Genova) è fra le opere ferroviarie europee di importanza vitale e strategica per il nostro Paese e per le nostre regioni del Nord–Ovest. E Genova presenta le potenzialità per divenire il porto del Mediterraneo verso l’Europa.
La direttrice ferroviaria nel tratto svizzero passa attraverso la galleria di base del Gottardo (lunga 57 chilometri, sotto il Lucomagno), raggiunge Lugano e Chiasso, entra in Italia e dovrebbe raggiungere Genova, attraverso il Terzo Valico. Nella parte Svizzera è uno dei due bracci del grande sistema ferroviario Svizzero di attraversamento delle Alpi (Alp-Transit): l’altro è il Loetschberg.
La Svizzera, a cui carico è posto l’intero costo dell’opera, (dopo aver già inaugurato il Loetschberg l’anno scorso) è, con il Gottardo, in avanzata fase di lavori.
L’inaugurazione si pensa possa avvenire entro il 2018; in tempo utile dunque per promuovere lo sviluppo del dopo EXPO 2015 di Milano.
Da parte svizzera, già si è deciso anche il collegamento (17 chilometri) Lugano–Chiasso, che sarà completato entro il 2019.
Ma per parte italiana c’è molta incertezza.
In alto mare il quadruplicamento della Chiasso/Como/Seregno; il Terzo Valico inserito dapprima fra le 6 opere prioritarie assolute (come infrastruttura strategica), dal Governo italiano, assieme alla tratta Chiasso–Seregno, ora sembra essere stato pretermesso. Il piano italiano di investimenti per opere infrastrutturali, (inserito nella manovra antirecessione annunciata dal Governo per 80 miliardi) sembra incentrato sulla realizzazione di una rete autostradale.
Per il Corridoio 24 non sono stanziati finanziamenti di sorta.


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