_comunicato #341
05 Dicembre 2008
Razionalizzazione delle detrazioni del 55%: ha ragione il ministro Tremonti
Razionalizzare il sistema delle detrazioni del 55 % per gli interventi energetici sugli edifici.

Il presidente Achille Colombo Clerici dichiara:

“Non si può disconoscere che il ministro Tremonti abbia une certa ragione quando, a proposito delle detrazioni del 55% connesse agli interventi per il risparmio energetico degli edifici dice "basta con i crediti d'imposta usati come bancomat".

I problemi discendono da una stortura di fondo contenuta nel sistema. L'equiparazione, sul piano delle agevolazioni, da un lato degli interventi strutturali, imposti per legge (ad esempio la sostituzione dei generatori di calore, l'installazione delle valvole termostatiche sui caloriferi, la realizzazione di impianti per l'energia rinnovabile imposta dai vari regolamenti ecc.) per i quali la misura fiscale andrebbe assicurata comunque.
D'altro lato delle opere facoltative, molte delle quali scarsamente utili, se non ininfluenti, sul piano energetico generale.
L'anno scorso le pratiche sono state 106mila (spesa media per ogni intervento 14.150 euro: dato ANCE).

Le domande in generale, comprese quelle con l'obbligo di allegare l'attestato di riqualificazione, presentano le seguenti percentuali: coibentazione, infissi e finestre il 37%; la sostituzione di caldaie il 27% e i pannelli solari termici il 19%.

Una parte rilevante delle richieste riguarda dunque la sostituzione degli infissi e delle finestre. Opere queste che, per una serie di ragioni – fra le quali le pratiche domestiche legate alla salute umana - rientrano nella seconda delle categorie che abbiamo indicato :tanto che la normativa se ne guarda bene dal renderle obbligatorie.

Una razionalizzazione dunque del sistema delle detrazioni passa anche attraverso questa distinzione di fondo; che dovrebbe portare a posporre tutta la zavorra delle opere facoltative e complementari.”
© 2007 Neuronica Creactive Machine - Neuronica S.r.l.