_comunicato #358
24 Dicembre 2008
I nuovi valori catastali quando son caduti i valori di mercato. Iniquità della manovra
Gli accertamenti catastali con le nuove tariffe arrivano proprio quando i valori di mercato non ci sono più: bell'esempio di equità fiscale.

Dichiarazione del Presidente Achille Colombo Clerici:

“Occorre chiarire la rilevanza, ai fini fiscali, degli incrementi dei valori catastali degli immobili (fino ed oltre il 100 %) conseguenti alla operazione di revisione compiuta dalla Agenzia del Territorio di Milano.

Perché, non si tratta solo di pagare una maggiore ICI al Comune, o imposte di registro ed ipocatastali maggiorate in caso di una vendita futura.

Ma c'è in ballo anche la questione del reddito in termini fiscali , in quanto si spostano in avanti tutti i parametri di valutazione ai fini della congruità del reddito dichiarato e della sua rilevanza sul piano degli studi di settore.

Si finisce a pagare l'imposta di successione e quella sulle donazioni, poiché slitta all'indietro il limite della franchigia di legge.

Assoedilizia non può esimersi dal rilevare come questi accertamenti di maggior valore catastale arrivino proprio quando i valori di mercato non ci sono più a causa della crisi economica; a testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, dell'iniquità di una fiscalità immobiliare di carattere patrimoniale, basata sull'automatismo burocratico del sistema catastale, avulso dal contesto dell'andamento generale dell'economia reale ed addirittura dalla redditività o meno del bene.
Il che porta solo ad effetti espropriativi.”


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