_comunicato #363
07 Gennaio 2009
Revisione catastale per le microzone. Responsabilità politica?
16 mila notificazioni di accertamenti di valore catastale.

Il Comune di Milano non avrebbe mai deliberato di procedere alla revisione catastale per le quattro microzone interessate dalle notificazioni degli accertamenti catastali.
Ciò potrebbe costituire un grave vizio di tutto il procedimento.

Ma, poi, la responsabilità politica della relativa scelta chi l' ha assunta?

Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici:

Il ricorso alla revisione di cui al comma 335, non sarebbe mai stato deliberato dal Comune di Milano: sarebbe stato semplicemente richiesto con una istanza a firma di due funzionari.

Il Comune di Milano, con una istanza in data 14 ottobre 2005 chiede all'Agenzia del territorio di attivare il procedimento di revisione. E lo fa con una semplice lettera a firma dei funzionari degli uffici della Ripartizione Piano Regolatore. Questo fatto sostanzia chiaramente un vizio procedurale: perché si trattava, non di una "risposta tecnica" per la quale bastava un atto degli uffici, bensì di una scelta politico-amministrativa caratterizzata dalla discrezionalità (data la facoltatività della opzione comunale: "la revisione parziale.......è richiesta dai Comuni agli Uffici provinciali della Agenzia del territorio." Facoltatività peraltro riconosciuta tale anche nelle premesse degli atti di accertamento), incidente peraltro sui diritti soggettivi dei cittadini (modificazione ed incremento delle basi impositive della fiscalità immobiliare) e sui loro rapporti con il fisco erariale; scelta politico-amministrativa per la quale era necessaria,sulla base dei principi generali dell'ordinamento, una de

Le modalità della istanza sono peraltro sconcertanti.
Il 13 ottobre gli Uffici della Direzione Centrale della Pianificazione urbana e PRG ricevono, per tramite della posta elettronica, dalla Agenzia del Territorio, la documentazione dalla quale risulterebbe il cosiddetto "rapporto di soglia rs" fra le microzone (non risulta agli atti chi abbia mai chiesto all'Agenzia e con quale procedura il detto rapporto). E, seduta stante, inoltrano, a firma di 2 dirigenti , con istanza all'Agenzia in data 14 ottobre, la richiesta di apertura del procedimento di riclassamento; la quale non contiene indicazione alcuna di autorizzazioni o di decisioni di sorta da parte di organi comunali.”


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