_comunicato #407
27 Marzo 2009
Oltre 1000 immobili soggetti ad esproprio.
La preoccupazione dei proprietari nell'incertezza della loro sorte
La Federazione Lombarda della Proprietà Edilizia presieduta dall'avv. Achille Colombo Clerici e l'Assoedilizia, per la provincia di Milano, nell'ambito del dibattito apertosi in vista di Expo 2015, rendono noto che, in relazione alla realizzazione delle nuove infrastrutture lombarde, in fase di approntamento, nel cronogramma predisposto da CAL (Concessione Autostrade Lombarde) sono ormai in dirittura d’arrivo, la Bre.Be.Mi. e la T.E.M. (Tangenziale Est esterna di Milano).

La Bre.Be.Mi. nel tratto Milano-Brescia ha posto vincoli preordinati all’esproprio, ha attivato la procedura di dichiarazione di pubblica utilità e si accinge a definire l’indennità provvisoria di risarcimento conseguente all'espropriazione per pubblica utilità dell’opera.
In questa fase la Bre.Be.Mi. ha predisposto un protocollo d’intesa che dovrebbe essere sottoscritto dalle associazioni di categoria rappresentative dei proprietari dei terreni e dei fabbricati.

In particolare per i fabbricati, nella realizzazione di Bre.Be.Mi. e T.E.M., saranno espropriati migliaia di immobili con criteri che la lettura dei documenti preliminari consente di poter definire, fin da ora, lontani dai reali valori di mercato, sia per i fabbricati concretamente espropriati, sia per quelli danneggiati direttamente dalle opere o indirettamente per effetto del rumore, delle vibrazioni e delle polveri.

Si stima che per la realizzazione della Bre.Be.Mi. saranno oltre 1000 gli immobili interessati dalla costruzione dell’opera.

Questa situazione è fonte di seria preoccupazione da parte dei proprietari dei fabbricati; che vivono nell’incertezza per quello che potrà accadere.
Infatti il tracciato della Bre.Be.Mi. è stato definito sulla carta, senza tenere conto della reale situazione di fatto, nè tantomeno tenendo presente un inventario delle effettive condizioni e delle tipologie dei fabbricati.

La Federazione Lombarda e Assoedilizia, che istituzionalmente si pongono a tutela dei proprietari di immobili, (come è accaduto recentemente per la revisione degli estimi catastali), ritengono che non si sia proceduto in modo corretto a valutare e definire la reale entità dell’indennizzo comportato dalle opere realizzande e che non si sia tenuto conto nel modo dovuto del grave danno che sarà arrecato ai fabbricati nelle province di Milano, Bergamo e Brescia, attraversate e interessate dalla nuova autostrada.
Chiedono di esser chiamate al tavolo delle trattative per la stesura del protocollo di intesa al fine di intervenire per apportare al documento i correttivi che si ritengono opportuni in ordine alla tutela dei proprietari di immobili; e di poter fornire un contributo alla reale valutazione dei beni soggetti alla espropriazione.

Assoedilizia, la borghesia storica di Milano e della Lombardia
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