04 Maggio 2009
Primo maggio: impervesano i graffiti selvaggi
Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici:
“Non c'è ragionevolezza, non ci sono appelli che tengano.
Da 25 anni ed in qualsiasi stagione dell'anno, immancabilmente i cortei, con imbrattatori al seguito, (con l'eccezione dei cortei che si ascrivono ad alcune organizzazioni ) passano e deturpano, più o meno, le stesse vie: le solite ed uniche che, in ragione di simili eventi, subiscono danni.
I cittadini osservano attoniti il dilagare dei vandali che nessuno contrasta.
Le misure giuridiche preventive e repressive sono insufficienti ed inidonee.
Giace in parlamento un'iniziativa legislativa, che trova sul suo cammino una serie di "distinguo" cavillosi e capziosi; anche da parte delle forze di maggioranza.
I politici non si illudano: i cittadini italiani, finché qualcuno potrà impunemente girare in città, imbrattando i muri altrui, non potranno credere che nel nostro Paese possa tornare a regnare la legalità.”
Assoedilizia, la borghesia storica di Milano e della Lombardia