_comunicato #453
27 Luglio 2009
Writers spagnoli e processo per direttissima
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici:

“Quando abbiamo affermato che Milano era ormai diventata la capitale mondiale dei graffiti, soprattutto vandalici, non alludevamo certamente ad alcun motivo di vanto.
Ma intendevamo semplicemente evidenziare come ormai nella nostra città convenissero imbrattatori da ognidove, sicuri di una impunità consentita da un lassismo normativo distorcente.
Ne abbiamo una riprova nell'episodio dei quattro spagnoli sorpresi nell'atto di imbrattare le carrozze della metropolitana.
L'ufficio studi di diritto penale di Assoedilizia, coordinato dall'avv. Niccolo’ Bertolini, rileva come il fatto che questi vandali siano potuti rientrare bellamente nel loro paese, dopo aver semplicemente rassegnato le generalità, e colà attendano l'azione penale italiana (querela di parte, processo penale, costituzione di parte civile per il risarcimento dei danni, ed, in caso di condanna, l'esecuzione per il recupero di sanzioni e di danni) deriva dal non essere ancora entrate in vigore le nuove norme penali, contenute nel cosiddetto Decreto Sicurezza che sanzionano il reato di imbrattamento: fra le quali anche quella che sancisce la procedibilità d'ufficio.
In tal caso la magistratura avrebbe potuto, come auspichiamo fermamente avvenga in futuro, procedere ad un giudizio per direttissima.
In tal caso "i bravi ragazzi" sarebbero probabilmente tornati a casa, ma, con in tasca una bella condanna del giudice italiano: il che fa una certa differenza.”
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