_comunicato #46
20 Luglio 2006
Emendamento governativo manovra bis
Misure discriminanti a favore dei fondi immobiliari - penalizzate le Società di gestione immobiliare
Milano, 20 luglio 2006 – Partecipando all’Immobile day che si tiene oggi a Milano presso la Camera di Commercio, Assoedilizia ha rilevato come, anche in occasione della manovra bis, con l’emendamento proposto dal Governo si sia nuovamente introdotto un ulteriore privilegio fiscale, oltre quelli già esistenti che sono fortemente discriminanti, a favore dei fondi immobiliari per i quali è prevista un’aliquota di imposte ipocatastali ridotta alla metà rispetto a quella disposta per le altre persone giuridiche di gestione immobiliare.

I privilegi fiscali di cui godono i fondi immobiliari, rispetto alle altre persone giuridiche che sono stabilmente proprietarie di immobili tenuti in locazione o che li acquistano per concederli in locazione, non si giustificano in alcun modo.

Infatti le società immobiliari di gestione, gli enti e le istituzioni morali, culturali, sociali, sanitarie ecc. che locano stabilmente gli immobili in proprietà (il cui numero in Italia ascende ad oltre 200mila soggetti) gestiscono il risparmio di milioni di cittadini italiani (molti di più di quanti abbiano affidato i loro risparmi ai fondi immobiliari) e danno lavoro professionale a centinaia di migliaia di liberi professionisti che percepiscono compensi regolarmente assoggettati ad Iva e a ritenuta d’acconto. In particolare molti fondi sono peraltro rivolti non al mercato dei risparmiatori ma ad investitori istituzionali.

Inoltre le società immobiliari e gli enti di cui si diceva mantengono in locazione una cospicua quota di patrimonio destinata ad abitazioni, con ciò assolvendo ad una funzione sociale di interesse pubblico; a differenza di quanto fanno i fondi immobiliari che hanno investito prevalentemente in immobili ad uso diverso (commerciale – industriale terziario ecc.) la cui locazione è più remunerativa e meno gravata da oneri sociali (es. equo canone – blocchi degli sfratti – occupazioni abusive – livelli di canoni più contenuti).

Occorre dunque quanto meno equiparare, nel trattamento fiscale, i fondi di investimento alle società e agli enti di gestione immobiliare (che non fanno strutturalmente operazioni di compravendita e di trasformazione edilizia).

E occorre agevolare fiscalmente – aggiunge il Presidente di Assoedilizia Avv. Achille Colombo Clerici - le società in cui una rilevante quota di patrimonio sia destinata stabilmente alla locazione abitativa.

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