_comunicato #564
02 Febbraio 2011
Insolvenze Locazioni Terziario-commerciali. Dichiarazione del pres. di Assoedilizia Achille Colombo Clerici al Sole 24 Ore, in sede di intervista pubblicata il 1 febbraio 2011
Risultato di una ricerca di Assoedilizia: nell'ultimo biennio insolvenze e morosità nella locazione terziario-commerciale cresciute del 300%

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Secondo recenti rilevazioni di Assoedilizia, che si basano sul monitoraggio della gestione di alcuni patrimoni immobiliari paradigmatici, la morosità e le insolvenze, nel comparto della locazione immobiliare terziario-commerciale di dimensione medio- piccola, sono cresciute nell'ultimo biennio del 300% a causa della crisi economica, delle difficoltà delle piccolo-medie imprese, delle attività professionali, nonché dei fallimenti.

Mentre fino a due anni fa la morosità tendeva ad essere sanata, ora tende a trasformarsi in insolvenza.

Questa tendenza crea una situazione molto critica nel comparto.

Non tutte le morosità sfociano in dichiarazioni di fallimento.

Ove trattisi di esercizio di attività professionali (professioni storiche e nuove) si registra una crescente tendenza a lasciar consolidare l'insolvenza, e ad affrontare lo sfratto per morosità, lasciando definitivamente scoperto l'insoluto.

Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici:

“E' ineludibile sul punto la riforma in tempi brevissimi della tassazione delle persone fisiche per quanto riguarda i redditi non percepiti derivanti da locazione immobiliare ad uso diverso dall'abitativo.

Sussiste infatti un obbligo fiscale a carico del proprietario dell'immobile di pagare l'Irpef sui canoni di locazione commerciale anche se il conduttore è insolvente; senza che sia previsto alcun meccanismo di credito fiscale.
Mentre l'obbligo fiscale dovrebbe cessare dal momento in cui è intervenuta l'insolvenza accertata.

La Corte Costituzionale ha invero lanciato un monito in proposito, ma, né il legislatore, né le interpretazioni ministeriali lo hanno recepito.

Ciò rappresenta una iniquità vera e propria cui non si può non porre rimedio”.

Questa situazione trova conferma nei dati del comparto economico e immobiliare contenuti nella relazione del presidente del Tribunale di Milano.

Procedure di esecuzione forzata mobiliare 12.282 con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente.

Procedure esecutive immobiliari 3821, con un aumento quasi del 50% nel biennio precedente.

Fallimenti 1202, contro gli 884 del 2010, (con un aumento del 27%) ed i 640 del 2009: con un aumento del 90% rispetto al biennio precedente.

La crisi economica dunque produce effetti immediati prevalentemente sulle piccole e medie imprese.

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