_comunicato #577
21 Aprile 2011
Cedolare secca affitti - Vademecum Assoedilizia - Caratteristiche del regime fiscale - Analisi sintetica
VADEMECUM DELLA CEDOLARE SECCA AFFITTI Flat tax per alcuni tipi di investimento immobiliare.

1) - Imposta sostitutiva dell'IRPEF, delle addizionali comunali e regionali, dell'imposta di registro e bollo (si attua mediante un versamento a titolo di imposta definitiva).

2) - Scelta opzionale: quindi non obbligatoria, ma facoltativa e vale per tutta la durata contrattuale.
L'opzione può esser oggetto di revoca da parte del contribuente.

3) - Base imponibile è costituita dall'intero canone di locazione effettivamente convenuto tra le parti, e non dal canone depurato della deduzione forfettaria del 15% per la gestione e la manutenzione dell'immobile.

4) - Oggetto sono le locazioni abitative: escluse tutte le locazioni ad uso diverso.
Ai fini della registrazione del contratto occorre fare attenzione alla classificazione catastale.

5) - Soggetti interessati:
- i locatori soggetti ad IRPEF che non lochino nell'esercizio di impresa, arte o professione;

6) - Le aliquote: 19% sui canoni dei contratti agevolati; 21% sui canoni dei contratti liberi.

7) - Rimane escluso l'aggiornamento annuale Istat dei canoni locatizi; va data comunicazione al conduttore con lettera raccomandata.

8) - Calcolo della convenienza economica:

Il risparmio fiscale diretto complessivo, più la capitalizzazione degli interessi dell'investimento di tale risparmio (sulla base della redditività dei titoli del debito pubblico); meno la capitalizzazione dell'indice Istat non applicato.
Secondo conteggi compiuti dal centro cittadino e fisco, supponendo come condizioni economiche generali:
- Inflazione 2%
- redditività titoli di stato 2%
- addizionali regionale e comunale e varie 1,5%
- imposta di registro 2% a carico del locatore per il 50%

Risulta un risparmio per l'intero periodo del:

A) contratto libero (4 anni + 4):

- Aliquota Irpef 43% - risparmio 125% - rispetto al canone di 100
- Aliquota 41% - risparmio 109%
- Aliquota 38% - risparmio 85%

Ove l'inflazione salisse al 3%, pur accompagnata da un parallelo equivalente aumento dei tassi di interesse, si avrebbe un calo della convenienza (per il contratto libero) dell'ordine del 25% .

B) Contratto agevolato (3 anni + 2)

- Aliquota 43% - risparmio 94,5%
- Aliquota 41% - " 78,5%
- Aliquota 38% - " 54,5%

9) Effetti nei confronti del conduttore: calmieramento diretto del canone locatizio.

Agli attuali tassi di inflazione e conseguente aggiornamento Istat, il risparmio complessivo, nel corso della durata del contratto libero, per l'inquilino sarà pari al 56% di una annualità del canone di locazione.

Per il contratto agevolato sarà pari al 20%.

Se l'inflazione dovesse salire al livello del 3% il risparmio aumenterebbe rispettivamente all'84% ed al 30%.

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