_comunicato #7
06 Novembre 2006
Incontro del ministro Melandri col gruppo giovani di Assoedilizia
Milano, 6 novembre 2006 - Il Gruppo Giovani di Assoedilizia ha promosso, in collaborazione con altre Associazioni giovanili milanesi delle professioni e delle imprese, un incontro con Giovanna Melandri, Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, oggi 6 novembre 2006 alle ore 17,30 presso la Sede di Assolombarda (Sala Camerana - via Pantano, 9 Milano).
All’interno del documento comune presentato al Ministro, il Gruppo Giovani di Assoedilizia ha voluto esprimere una particolare preoccupazione per le carenze delle strutture di supporto ai giovani universitari nel nostro Paese e in particolare in Milano: campus, alloggi, centri di accoglienza, di studio e di intrattenimento,
Con le sue 7 università, 3 istituti parauniversitari, 7.000 docenti e 175.000 studenti (di cui 46.000 fuori sede), Milano è un “centro del sapere” al primo posto in Italia e tra i primi d’Europa. Ma la capitale della moda, della comunicazione, della finanza, del terziario, dello shopping, del trend e del trash sembra vivere con fastidio questo aspetto della sua molteplice realtà: gli studenti vengono spesso strozzati dai ristoratori, trovano alloggio con difficoltà, non trovano facilmente inserimento in un qualificato circuito produttivo.Eppure Milano ha sempre attirato studenti, assorbendo le migliori energie del Paese (solo il 20% degli universitari risiede in città e nell’immediato hinterland) e creando una classe dirigente in cui prevale nettamente, a riprova, la componente non lombarda: ma se Milano non riesce più ad offrire accoglienza, se il sistema universitario inaridisce, anche l’attività propulsiva della città entra in crisi. Si profila il pericolo di un progressivo abbandono dei nostri atenei da parte degli studenti più qualificati, attirati da Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti.E’ il sistema universitario del nostro Paese, e quello di Milano in particolare, che va riconsiderato. L’università non è una scuola per corrispondenza dove si studia a casa e ci si reca in sede solo per gli esami: è luogo di formazione del cittadino e del professionista-classe dirigente. E questa formazione avviene con costanti relazioni tra studenti e professori, tra studenti e studenti, rese possibili da campus e da collegi universitari. Questi centri di studio e di aggregazione assumono un ruolo crescente considerate le difficoltà nelle quali si dibattono gli atenei e la necessità di creare attorno agli studenti una rete di accoglienza qualificata.
La proprietà edilizia privata è pronta a farsi carico, per quanto di sua competenza, del compito di offrire alloggi a canoni accessibili, come confermano gli incontri con associazioni non profit, istituti di credito, università. Purtroppo la legge sugli affitti concordati - la sola via praticabile al di fuori del libero mercato - risulta inapplicabile a Milano e in tutte le grandi città ad alta tensione abitativa. Al Ministro Melandri è stato chiesto di intervenire presso le parti interessate per l’attuazione della legge stessa.
Infine, proporre Milano per la candidatura a grandi eventi internazionali (come è avvenuto di recente) e nel contempo far comprendere alle amministrazioni locali quanto esse possano giovare nel lungo periodo alle politiche abitative giovanili e universitarie, dovrebbe essere un obbiettivo del Ministero delle politiche giovanili.
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