_comunicato #70
04 Agosto 2005
"No" alla domenica senza auto ma tariffa per la circolazione e più mezzi e infrastrutture pubbliche
Assoedilizia sul provvedimento antismog della Giunta Regionale
Milano, 4 agosto 2005 - “Programmare le cosiddette domeniche ecologiche con molti mesi di anticipo riesce incomprensibile alla grande maggioranza dei milanesi” ribadisce il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici riferendosi al "piano antismog" dalla Regione Lombardia. Confermando la propria contrarietà al blocco del traffico privato, aggiunge: “Il provvedimento si fonda su una logica di risposta all’emergenza-inquinamento atmosferico: l’unica azione in grado di giustificare la limitazione del diritto di libera circolazione. Sicchè quel provvedimento non può essere assunto in via generale mesi e mesi prima, senza sapere se alla data fissata sussisterà o meno tale situazione di emergenza. Parimenti contro ogni logica è adottare tale provvedimento solo dopo giorni o settimane di alti livelli di inquinamento, come è avvenuto lo scorso inverno: se una persona ha la febbre alta, ha senso attendere quindici giorni prima di assumere la medicina? Anche per questi motivi l’iniziativa in sé è un non senso. Proprio nel giorno in cui la città è maggiormente vuota (con minori tassi di inquinamento) e godibile dai milanesi nella sua vita domenicale, viene artificiosamente blindata.

“Per questo viene a mancare ogni valenza pedagogica nei confronti dei cittadini ai quali viene presentata una città irreale con la quale mai si troveranno a che fare. Consideriamo inoltre che questa chiusura al traffico è inutile ai fini dell’inquinamento atmosferico, che essa viene a costare alcune centinaia di migliaia di euro (vigilanza, pulizia, manifestazioni ludiche ecc.) mal spesi in tempi di tagli di bilancio, che penalizza soprattutto anziani e meno abbienti non in grado di uscire dalla città prima del blocco, i quali rimangono pertanto, volenti o nolenti, prigionieri in casa”.

Una logica di risposta a questa emergenza non può evidentemente basarsi su provvedimenti palliativi e demagogici. Anche se una sola ricetta non basta a risolvere l’annoso problema dell’inquinamento atmosferico dovuto per l’80% al traffico automobilistico - ma, appunto perché il problema è antico, la politica dovrebbe aver trovato da tempo soluzioni efficaci per risolverlo – ci sembra opportuno riproporre all’attenzione delle pubbliche amministrazioni la tariffa per la circolazione su tutto il territorio comunale analogamente a quanto si è fatto in altre città (con questo provvedimento a Londra il traffico e il relativo inquinamento sono diminuiti del 30%). Il ricavato andrebbe devoluto direttamente al potenziamento delle infrastrutture e dei mezzi pubblici di trasporto.

“La suggerita misura presenta oltretutto un profilo di equità in quanto chiama a concorrere nel pagamento per l’uso della città, e più specificamente dei suoi mezzi pubblici di trasporto, anche coloro che ne utilizzano i servizi pur non residenti, e che quindi corrispondono le imposte in altro Comune il quale così beneficia del relativo trasferimento statale”..

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