_comunicato #76
03 Marzo 2007
Appunti per una riflessione sull’ICI-Milano
La proposta, avanzata dall’opposizione in tema di ICI, si pone chiaramente sulla linea della politica fiscale di Veltroni. Alleggerire l’ICI per le prime case, aggravandola sui restanti cespiti immobiliari (come si è fatto a Roma) significa colpire, non solo le case “a disposizione”, quelle cioè che costituiscono il surplus di una famiglia risiedente in altra città; ma significa soprattutto colpire le case in locazione, occupate da altre famiglie. 200mila a Milano – 390mila a Roma (meno ricche di quelle che hanno la prima casa) meritevoli anche esse di attenzione e di tutela; famiglie che alla fine si vedrebbero ricadere sulle spalle il costo dell’aggravio ICI in termini di incremento di canone. Ricordiamo che la politica fiscale di disincentivazione dell’affittanza ha portato ad una riduzione massiccia delle case in locazione. In Italia dal 40% di 25 anni fa all’attuale 20%. A Milano dal 60% al 34%.
Per calmierare gli affitti occorre dunque tenere bassa l’ICI (che è una componente dei costi dell’offerta di abitazione); come ha fatto saggiamente l’Amministrazione Comunale di Milano in questi anni e come intende fare attualmente.
Aumentare l’ICI significa inoltre colpire uffici, negozi, opifici, magazzini, garages (molto spesso in proprietà di chi esercita l’attività professionale, commerciale o artigianale/industriale) con la conseguenza dell’immediato scarico dei costi sull’utente finale delle attività stesse.
Inoltre, immobili che non possono considerarsi tecnicamente prime case (e che sarebbero colpiti dall’aggravio) sono le unità abitative temporaneamente inoccupate perché oggetto ad esempio di interventi edilizi di recupero, perché ricadenti in procedure giudiziali (vendite giudiziarie e procedure concorsuali), perché oggetto di cause pendenti (es. coeredità) e per altri vari motivi di tale natura; per i quali casi non si giustifica alcuna penalizzazione trattandosi di vicende transitorie e fisiologiche proprie del dinamismo della società.

Il Sindaco Moratti sinora si è mosso bene in tema di ICI. La promessa di alleggerimento dell’ICI per le cosiddette prime case non è stata accompagnata compensativamente da una parallela prospettiva di aumenti generalizzati. La via per compensare il ridotto introito è stata individuata in un opportuno recupero di evasione in questo campo.

Avv. Achille Lineo Colombo Clerici
Presidente Assoedilizia
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