_comunicato #84
04 Marzo 2007
Assoedilizia e l'Osservatore Romano
Sgravi in vista per Ici ed affitti
Politica - deduzioni per le famiglie più numerose
4 marzo 2007 - “Ci sono tutte le premesse per diminuire le imposte. Non si diminuiscono le imposte, prima di avere accumulato i soldi per diminuirle. Nel prossimo futuro, se le cose continuano in questo modo, possiamo diminuirle. Nel prossimo futuro, se le cose continuano in questo modo, possiamo diminuirle”: queste le parole del presidente del Consiglio Romano Prodi, il quale ha ribadito le parole già pronunciate nel dibattito alla Camera. Una diminuzione delle tasse che si dovrebbe accompagnare, forse già da giugno, agli sgravi dell’Ici per le famiglie numerose e per gli affitti.
“Dateci tempo: ho fatto un programma di cinque anni per cambiare il Paese. Finora tengo il ritmo, non ho mai detto che i risultati nascono in un anno”. Per arrivare alla fine del suo mandato di cinque anni, Prodi ha invitato gli alleati a puntare sul rispetto del programma. “Ultimatum? Sì, ultimatum a tutti - ha affermato -. Noi abbiamo un programma, faticato, oggetto anche di ironia perché sono 280 pagine, ma fatto con serietà. Andiamo avanti su quello. Chi sbanda, a destra e a sinistra, non tiene la strada”. “Io le riforme le ho fatte – ha rivendicato Prodi – e già vediamo i primi risultati. Sono freschi, dell’altro ieri. Al netto di poste straordinarie, siamo arrivati al 2,4% di deficit. Vuol dire che possiamo andare avanti con le riforme”
Sui possibili sgravi agli inquilini è intervenuto anche il parere positivo dell’Assoedilizia. Sgravi consistenti in deduzioni dal reddito dei canoni di locazione pagati per l’abitazione. “La misura anzitutto permette di recuperare a regime una serie di situazioni fiscalmente irregolari – afferma il presidente Achille Colombo Clerici -. Consentendo sulla base del criterio di pagare tutti per pagare ciascuno di meno, di realizzare le precondizioni per l’alleggerimento della pressione fiscale nel comparto della locazione”. Assoedilizia sottolinea inoltre “l’indubbio valore sociale del provvedimento, soprattutto se rivolto ad andare incontro alle esigenze dei meno abbienti”.
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