_comunicato #9
09 Ottobre 2006
Gli sprechi della pubblica amministrazione: 27 miliardi di Euro
Gli sprechi della Pubblica Amministrazione: 27 miliardi di Euro
La riduzione dei trasferimenti e le prospettive di nuove tasse comunali
Sostenere il Sindaco Moratti nella difesa della città
Federalismo fiscale a costo zero per i contribuenti per combattere gli sprechi
Milano, 9 ottobre 2006 - A fronte di uno spreco nella gestione della Pubblica Amministrazione che in Italia, secondo stime della nostra Organizzazione raggiunge ogni anno il 2 per cento del debito pubblico nazionale, cioè vale più o meno 27-28 miliardi di Euro, (cioè grosso modo quanto l'attuale finanziaria) il Governo oltre ad aumentare la pressione fiscale ha pensato di ridurre i trasferimenti agli enti locali.
Il comune di Milano, che ha già visto scendere, negli ultimi 4 anni, la dipendenza del proprio bilancio dallo Stato, dalla misura di oltre il 13 per cento, all'attuale 5 per cento, e che peraltro non beneficia di stanziamenti ordinari quali quelli per Roma capitale, né di finanziamenti straordinari (Giubileo - Roma 3 Miliardi ; Colombiadi - Genova 2 Miliardi; Olimpiadi - Torino 2 Miliardi) si vede ridurre ulteriormente i trasferimenti di oltre 100 milioni.
Ciò significa sul piano comunale applicazione di addizionale IRPEF; aumento del prelievo ICI (sia pure nel permanere invariato dell'aliquota, a causa dei riclassamenti sperequativi a macchia di leopardo); aumento degli oneri di urbanizzazione; ipotesi di tasse di scopo. Nel quadro generale, si noti, di una prospettiva di riduzione di investimenti strutturali e infrastrutturali.
In occasione dell'incontro del Sindaco Moratti con il premier Romano Prodi il presidente di Assoedilizia Avv. Achille Colombo Clerici afferma: "occorre sostenere con forza (e con la sensibilizzazione e la mobilitazione di tutta la cittadinanza) l'azione politica del nostro Sindaco che sta difendendo le ragioni della nostra città, gravemente penalizzata dalla politica fiscale-finanziaria del Governo.
Occorre riaffermare l'esigenza di un vero federalismo fiscale: aumento della capacità impositiva comunale con una corrispettiva ed equivalente riduzione della pressione fiscale dello Stato. Il federalismo fiscale tra l'altro è la via per ridurre gli sprechi degli Enti Pubblici".
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