_news #26
12 Luglio 2007
Lettera aperta del Prof. Marco Lombardi al Sindaco di Milano e per conoscenza ad Assoedilizia. Risposta del Presidente
Caro Signor Sindaco,
vorrei dare il mio contributo per aiutarla a non commettere un furto: mi riferisco alla tassa di ingresso nella Cerchia dei Bastioni di Milano. Infatti il rischio ora è che la tassa, tale se pagata da tutti, diventi un furto, perché resta a carico di pochi. Personalmente vivo e lavoro dentro alla Cerchia. Non uso mai l’automobile eccetto per qualche fuga da week end. E voglio difendere proprio quei milanesi che ancora abitano nel cuore di Milano: ci vuole cacciare tutti? E’ evidente che la riduzione di auto nella piccola Cerchia è inefficace per lo smog ma efficace per le casse del Comune, qualificandosi più per la sua dimensione simbolica (impegno per l’ambiente) e, forse, per un effetto indotto (si spera che non si arrivi in auto ai margini della Cerchia, ma si abbia il buon senso di partire coi mezzi da casa). Comunque: bene venga se fossimo tutti a pagare. Ma dalle voci che si alzano così non sembra: sconto ai commercianti che lavorano nella Cerchia? Va bene: ma allora anche tutti gli abitanti della Cerchia, perché dovranno pur poterne uscire per andare al lavoro. Sconto alle donne che hanno paura? Dunque a tutte le abitanti della Cerchia che utilizzano l’auto, perché non sono certo più coraggiose. E tutto ciò indipendentemente dalla qualità del mezzo perché il bisogno di lavoro e sicurezza è primario rispetto a quello ambientale. Intendo: per l’ambiente, alla donna cui riconosciamo un rischio fisico neghiamo di difendersi perché ha un’auto euro zero? Ma soprattutto: perché devo pagare per tornare a casa? Non sto andando alla Scala, né ad alcun cinema o altro teatro, né a fare shopping o la vasca in Vittorio Emanuele. Io abito dentro alla Cerchia. Ci abitiamo da generazioni e quasi sicuramente siamo quelli che contribusicono meno all’inquinamento cittadino perché, è un nostro vantaggio, la nostra è la zona più servita dai mezzi. Allora? Non vorrei che si pagassero vecchi, inesistenti e stereotipati privilegi. L’abbiamo votata perché onesta. Non ci metta le mani in tasca. Un caro saluto.

Marco Lombardi
Professore di Sociologia all’Università Cattolica
Residente nella Cerchia dei Bastioni di Milano

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Caro Direttore,
ho ricevuto per conoscenza la lettera aperta inviata oggi dal prof. Lombardi al Sindaco di Milano, in merito alla questione del ticket di circolazione. Non si può non dargli ragione.
Il problema è stato mal posto dalla Amministrazione: intanto si parla di pollution charge riferendosi solo agli autoveicoli che inquinano meno perché emettono meno PM 10. Come se non consumassero servizi e non inquinassero a loro volta anche sotto altri profili; oltre l' inquinamento atmosferico cui senz'altro concorrono, l'inquinamento acustico, l'inquinamento ambientale. I costi della pulizia e della manutenzione delle strade, quelli per le barriere antirumore e per l'asfalto fono assorbente, quelli per il rinnovo del parco degli automezzi pubblici obsoleti ed inquinanti, i costi per mantenere il corpo della polizia urbana ad un livello di operatività adeguato all'intera massa dei veicoli circolanti; tutti questi costi, ordinari ed aggiuntivi, devono essere sopportati, oltre che, ovviamente, dai contribuenti ICI, dagli automobilisti meno abbienti che non sono riusciti a cambiar la macchina e che hanno la ventura di abitare o di dover entrare dentro alla Cerchia?
La verità è che si deve parlare piuttosto, come abbiamo sempre sostenuto, di tariffa di circolazione applicata a tutti i veicoli e su tutto il territorio comunale. Pagare tutti per pagare ciascuno di meno. Con una tariffa media annua di 30 euro si incasserebbe più del doppio dei 40 milioni che il comune ha preventivato con la prevista misura.
Achille Colombo Clerici
Pres. Assoedilizia
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