_news #271
02 Dicembre 2010
Letizia Moratti Sindaco riceve Milano Qualità - Certificato di qualità - Convegno Assessore Stefano Pillitteri
Durante il convegno "Milano in Qualità" organizzato dall’assessore Stefano Pillitteri
ASSEGNATO ALLA METROPOLI LOMBARDA IL CERTIFICATO DI QUALITA’

Colombo Clerici (Assoedilizia): La burocrazia è uno dei pilastri della competitività

Prima città al mondo, il Comune di Milano ha conquistato il Certificato di Qualità che viene assegnato ad imprese e pubbliche amministrazioni distintesi per trasparenza, efficienza e funzionalità.

Ha ritirato la qualificazione il sindaco Letizia Moratti.
Un percorso lungo quattro anni per il Progetto “Milano Semplice” che, come hanno ricordato il sindaco Moratti e il Direttore del Settore qualità e semplificazione del Comune Alessandro Palumbo al convegno “Milano in Qualità” organizzato dall’assessore Stefano Pillitteri, ha portato a concreti risultati così riassumibili: i 20 call center sono stati unificati ed oggi sono in grado di fornire 24 ore su 24, sette giorni su sette, informazioni sull’attività del Comune e di risposta alle esigenze dei cittadini; nelle 9 Zone di Milano sono stati riorganizzati altrettanti sportelli ai cittadini, compresi gli immigrati; ogni settimana 5.000 anziani soli ricevono dal Comune una telefonata di informazione, di assistenza e di conforto insieme; è stata ridotta del 40% la coda agli sportelli; sono stati riqualificati 474 iter burocratici che hanno coinvolto l’80% del personale mentre 580 dipendenti – funzionari ed impiegati – sono stati formati per i nuovi compiti.

Infine da oggi sono a disposizione 80 tecnici per aiutare gratuitamente la cittadinanza ad attivare il passaggio della tv analogica alla tv digitale (rivolgersi ai numeri telefonici gratuiti 020202 oppure 800777888.

Tutto ciò, come rileva il presidente di Assoedilizia e vicepresidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, con una ricaduta che va ben al di là di questo primo, importante traguardo.
La burocrazia – assieme alle infrastrutture, all’ambiente, al fisco e alla giustizia – costituisce uno dei pilastri della competitività e dell’attrattività della città.

Tanto più importante perché Milano rappresenta il terminale gerarchico di un sistema non solo nazionale ma internazionale. Purtroppo l’efficienza giansenista di Milano viene talvolta vanificata dalla burocrazia statale che costringe l’Italia ad essere il fanalino di coda dell’Unione Europa per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri (basti pensare ai soli 385 miliardi di investimenti stranieri, meno della Svizzera che conta meno abitanti della Lombardia). Per sviluppo – ha aggiunto Colombo Clerici – la provincia di Torino ha raggiunto Milano, grazie alla attrattività generata dalle Olimpiadi Invernali: dal che è facilmente intuibile quale importanza potrà avere per Milano Expo 2015.

C’è però un rischio: che la semplificazione si trasformi in deregolamentazione aprendo la strada alle solite furberie che, anziché agevolare, creerebbero ulteriori ostacoli all’attrattività e alla competitività.

All’apertura dei lavori Antonio Acerbo, direttore generale del Comune di Milano, chairman della manifestazione, ha ricordato che il Comune fornisce 930 servizi che vanno dalle scuole alla raccolta dei rifiuti.

La strada intrapresa ha alla base una nuova cultura nei rapporti tra burocrazia e cittadini non sempre facile da accettare: la fiducia reciproca.

Secondo Giacomo Elias, il padre degli istituti di certificazione, la complessità, che caratterizza i fenomeni socio-economici, richiede che la pubblica amministrazione operi, al fine di garantire l’interesse comune, con grande capacità e tempestività di adattamento. Il Progetto “Milano Semplice” consente sì al Comune di essere “più vicino” ai bisogni dei cittadini; ma anche, e forse soprattutto, di essere preparato a rispondere a bisogni che potrebbero emergere d’improvviso.

Sono intervenuti inoltre M. Accornero, Camera di Commercio; F. Arnaboldi, presidente di Confconsumatori; S. Venturi, responsabile del Progetto semplificazione di Assolombarda; U. Chiminazzo, direttore generale di Certiquality.

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